Requisiti di accesso, obiettivi e sbocchi

Requisiti di ammissione

"L'ammissione al corso di studio è consentita a chi è in possesso del titolo di laurea L-24 (ex D.M. 270/2004) o classe 34 (ex D.M. 509/1999) – Scienze e tecniche psicologiche, oppure di titolo conseguito all'estero e ritenuto idoneo ai sensi della normativa vigente. Possono essere ammessi anche studenti in possesso di qualsiasi diploma universitario triennale (ex DD.MM. 509/1999 e 270/2004), purché il titolo di studio già conseguito contenga almeno 88 CFU in tutti gli 8 settori scientifico-disciplinari psicologici (da M-PSI/01 a M-PSI/08) e con almeno 8 CFU in ciascuno di essi. Essendo un corso a programmazione locale, annualmente, con apposito bando emanato dall’Ateneo, è indicata la numerosità massima di iscritti sostenibile e, contestualmente, sono indicate le modalità di ammissione."

Obiettivi formativi

Status professionale conferito dal titolo.

Dottore in Psicologia clinica e della salute nel ciclo di vita
Tali attività possono essere svolte presso strutture pubbliche e private:
ASP (Centri di Riabilitazione; Servizi materno-infantili, S.E.R.T; Aziende Ospedaliere); Consultori familiari; Enti Territoriali (Comuni, Regione); Servizi per la prevenzione del disagio; Istituzioni scolastiche; Centri di Formazione; Centri di orientamento scolastico e professionale; Penitenziari; Centri per l'impiego; Imprese e nelle organizzazioni del terzo settore (Aziende Pubbliche e Private per selezione del personale e la gestione delle risorse umane); Studi professionali.
Per esercitare la Professione di Psicologo è necessario aver conseguito l'abilitazione in Psicologia mediante apposito Esame di Stato ed essere iscritto all'Albo professionale degli Psicologi. Per essere ammessi all'Esame di Stato i laureati in Psicologia devono fare un tirocinio pratico annuale post-lauream che è regolamentato dal D.M. n. 328 del 05 giugno 2001 (G.U. n. 190 del 17.8.2001).
Il Laureato in Psicologia può svolgere altre mansioni per le quali non è necessaria l'iscrizione all'Albo professionale, come, ad esempio, il Docente delle scuole secondarie, il Dirigente dei servizi sociali negli enti locali e nei ministeri, ecc. Per quanto concerne l'insegnamento nelle scuole secondarie, la Laurea Magistrale della classe LM-51 fornisce tutti i crediti di ambito psicologico necessari per l'accesso all'insegnamento della Psicologia nei licei socio-psico-pedagogici.

Caratteristiche prova finale.

La prova finale del corso di laurea magistrale in Psicologia Clinica e della Salute nel Ciclo di vita, consiste di norma nella discussione di un ampio elaborato scritto frutto di un progetto originale di ricerca (teorica e/o empirica) o di una rassegna critica aggiornata della letteratura scientifica su un tema concordato con un docente o un gruppo di docenti nell'ambito delle discipline curriculari.
Lo studente dovrà documentare il possesso delle competenze teoriche e metodologiche acquisite nel corso delle attività formative, incluso il periodo di tirocinio. La prova può consistere anche nel resoconto scritto della partecipazione ad un'esperienza sperimentale o riabilitativa, eventualmente corredato da materiale multimediale, che dimostri l'acquisita conoscenza dello "stato dell'arte" dell'argomento su cui prepara la propria prova finale e delle sue possibili applicazioni in ambito professionale. Dato l'impegno richiesto, alla prova finale vengono attribuiti almeno 8 CFU.

Conoscenze richieste per l'accesso.

- Conoscenze richieste per l'accesso
Per l'ammissione al Corso di laurea è richiesto un diploma di laurea triennale classe 34 oppure L-24 o titoli conseguiti all'estero e ritenuti equipollenti sulla base delle normative vigenti e di eventuali successive modificazioni.
Possono, altresì, presentare istanza studenti in possesso di qualsiasi diploma di laurea triennale, purché il titolo di studio già conseguito contenga almeno 88 CFU nei settori psicologici (da M-PSI/01 a M-PSI/08) e con almeno 8 CFU in ciascuno di essi.

Per l'ammissione al Corso di laurea è richiesta adeguata documentazione attestante il possesso, come requisito di accesso, di competenze linguistiche di livello almeno B1 della lingua inglese

Per l'accesso sono richieste conoscenze di base acquisite in corsi di laurea triennali relativamente a:
1) tutti i settori psicologici (psicologia generale e sperimentale, psicometria, psicologia dello sviluppo e dell'educazione; psicologia sociale, del lavoro e delle organizzazioni, psicologia dinamica e clinica);
2) metodologie di indagine psicologica, metodi statistici e procedure informatiche per l'elaborazione dei dati;
3) conoscenza della lingua inglese o certificazione di livello B1.

- Modalità di verifica del possesso di tali conoscenze
La verifica di tali conoscenze avviene, in fase di immatricolazione, attraverso:
1) analisi del curriculum formativo e della certificazione delle competenze richieste per l'accesso;
2) un questionario elaborato da un'apposita commissione di docenti del corso di laurea volto a verificare la congruità della preparazione iniziale degli studenti iscritti al primo anno, sia nei diversi ambiti della Psicologia, sia in ambito metodologico, programmatico, linguistico e informatico (prova idoneativa).

Obiettivi formativi specifici.

Il Corso di laurea magistrale in "Psicologia clinica e della salute nel ciclo di vita" è strutturato con l'obiettivo di fornire un'avanzata preparazione in diversi ambiti teorici, progettuali e operativi della Psicologia con particolare attenzione agli aspetti clinici dello sviluppo durante l'intero ciclo di vita e di formare professionisti in grado di assumere la responsabilità negli interventi centrati sulla persona per la prevenzione, la diagnosi, il sostegno psicologico e la riabilitazione, nonché in grado di progettare ambienti relazionali e di gestire interazioni congruenti con le esigenze delle persone e dei gruppi. I laureati dovranno acquisire competenze tali da poter condurre interventi sul campo in piena autonomia professionale. La didattica è basata sull'integrazione tra le lezioni frontali dei singoli insegnamenti e strumenti di apprendimento/training formativo di tipo interattivo e pratico (role-playing, discussione di casi clinici, simulate, stages formativi, laboratori).
In linea generale, il Corso si prefigge di conferire il completamento e l'integrazione di conoscenze teorico-critiche sui processi psicologici di base acquisiti nel percorso di studi triennale L-24 (scienze e tecniche psicologiche) e di sviluppare competenze professionali operative mirate alla prevenzione, alla diagnosi e all'intervento psicologico. In particolare, tali competenze sono rivolte all'approfondimento specialistico dei temi della prevenzione e della riabilitazione psicologica nel ciclo di vita, con riferimenti specifici ad alcuni ambiti della psicologia dello sviluppo (individuale e familiare).

- Introduzione alle aree apprendimento in relazione alle destinazioni professionali (sintesi)
AREA DI PSICOLOGIA GENERALE E NEUROBIOLOGIA, finalizzata all'approfondimento delle conoscenze e delle competenze relative al funzionamento della mente e delle diverse forme di rappresentazione della conoscenza. Il funzionamento mentale è studiato come elemento intermedio tra il comportamento e l'attività cerebrale biologica e neurofisiologica.
AREA EVOLUTIVA E DI PROMOZIONE DELLA SALUTE, che offre allo studente una prospettiva teorica che concettualizza lo sviluppo come processo complesso, culturalmente e storicamente radicato, che si estende lungo l'intero arco della vita umana. Le traiettorie di sviluppo verranno affrontate con un approccio integrato, evidenziando criticità del percorso, fattori protettivi e di rischio, e valorizzando la sinergia tra componenti individuali, contestuali e culturali. Obiettivo dei corsi è di approfondire i principali costrutti che indirizzano lo studio, la ricerca e l'intervento nei diversi ambiti dello sviluppo corporeo, cognitivo, affettivo-emotivo, sociale e relazionale, della vita di coppia, familiare e genitoriale. Gli obiettivi formativi sono programmati allo scopo di accrescere conoscenze e competenze finalizzate alla promozione del benessere fisico, psicologico e psicosociale, all'identificazione precoce delle problematiche dello sviluppo; al corretto inquadramento dei fattori psicologici, individuali, familiari, relazionali, ambientali e contestuali che generano e mantengono il disturbo o la difficoltà psicologica. Inoltre, alcune discipline del settore cureranno l'approfondimento dello studio dei processi di apprendimento e di insegnamento che coinvolgono l'individuo e il suo percorso di sviluppo. Le acquisizioni conseguite in questa area sono funzionali alla formazione della figura di Psicologo dello sviluppo e dell'educazione per la promozione della salute, con l'ulteriore obiettivo di sviluppare conoscenze e competenze relative alla ricerca e alla riflessione teorica sulle psicopatologie dello sviluppo e sulle disabilità, approfondendo, in particolare lo studio degli strumenti di analisi e di intervento abilitativo e riabilitativo di individui con disturbi o con disabilità. Il raggiungimento di tali obiettivi formativi concorrerà alla formazione di specialisti nell'educazione e nella formazione di soggetti diversamente abili.
AREA DELLA PSICOLOGIA CLINICA E DINAMICA, finalizzata a favorire la comprensione da parte dello studente dei quadri clinici che caratterizzano la psicopatologia in età evolutiva e adulta. Saranno, quindi, discussi i concetti di normalità e patologia, di struttura e personalità sollecitando una conoscenza critica dei vari modelli interpretativi. Verranno, inoltre, delineate le caratteristiche, l'eziopatogenesi e la psicodinamica dei principali quadri diagnostici anche attraverso la presentazione e discussione di alcuni casi clinici utili ad approfondire le principali forme di psicopatologia. In particolare, le discipline di quest'ambito si prefiggono di formare conoscenze e competenze relative alle applicazioni cliniche delle attività di prevenzione, valutazione, abilitazione-riabilitazione e sostegno psicologico, con particolare riferimento alla psicodiagnostica ed all'intervento psicologico, alla gestione clinica, tramite lo studio delle principali tipologie di difficoltà personali, familiari, gruppali e comunitarie; delle diverse tipologie di consulenze, colloqui e tecniche di sostegno psicologico; all'abilitazione/riabilitazione nelle problematiche emotive, relazionali, comportamentali o cognitive. Le acquisizioni specifiche di questa area di apprendimento, concorrono alla formazione di Psicologi clinici e psicoterapeuti.
AREA METODOLOGICA E TECNICA, finalizzata a promuovere presso i laureati magistrali le conoscenze teoriche avanzate, le competenze metodologiche e le abilità relazionali e tecniche necessarie allo psicologo per realizzare l'analisi e la valutazione di persone che presentano psicopatologie, per progettare e validare scientificamente interventi nei diversi ambiti di attività professionale, in rapporto alla pluralità delle problematiche che emergono durante il ciclo di vita e nei diversi sistemi ecologici. In particolare, il laureato dovrà mostrarsi competente nel rilevare, analizzare ed interpretare i fenomeni micro e macro sociali ed organizzarli criticamente rispetto alle interpretazioni culturalmente condivise sul piano del senso comune. La frequenza ai laboratori programmati, renderà il laureato capace di definire gli obiettivi dell'intervento in coerenza con i parametri professionali (di ordine deontologico, metodologico, concettuale).
AREA INTERDISCIPLINARE, finalizzata all'integrazione delle conoscenze specialistiche in campo psicologico, con discipline che presentano affinità con il corso di laurea magistrale in Psicologia clinica e dello sviluppo nel ciclo di vita. In relazione all'assunto del modello bio-psico-sociale, che ogni condizione di salute o di malattia sia la conseguenza dell’interazione tra fattori biologici, psicologici e sociali, allo studente è offerta l’opportunità di acquisire conoscenze in grado di mettere in luce tali rapporti. Lo studente potrà approfondire tematiche epistemologiche e applicative che hanno lo scopo di fornire conoscenze e competenze indispensabili per un completamento della formazione psicologica e per favorire il processo di integrazione e collaborazione dei futuri psicologi con altre figure professionali.

- Struttura del percorso di studio
Il percorso formativo prevede dodici insegnamenti, all'interno dei quali è data particolare rilevanza agli aspetti metodologici, al fine di fornire solide competenze in una logica professionalizzante. Le discipline dell'area di psicologia generale e neurobiologia (non meno di 6 CFU) si pongono l'obiettivo di far approfondire conoscenze e competenze relative alle modalità cognitive di rappresentazione ed elaborazione della conoscenza. Il funzionamento mentale è analizzato come elemento intermedio tra il comportamento e l'attività cerebrale prettamente biologica e neurofisiologica. Gli obiettivi formativi relativi alle discipline dell'area Evolutiva e di promozione della salute (minimo 24 CFU) concernono la formazione degli studenti rispetto all'evoluzione e allo sviluppo del comportamento umano, dalla nascita alla morte, e delle variabili individuali ed ambientali che possono facilitare o inibire le traiettorie evolutive e alle possibilità di intervento preventivo ed educativo. All'analisi delle problematiche di natura psico-sociale e alle possibilità di intervento in questo ambito sono riservati minimo 6 CFU. Sono previsti insegnamenti dell'ambito clinico e dinamico (minimo 20 CFU), finalizzati ad offrire una panoramica ampia delle psicopatologie, degli strumenti di indagine e delle procedure di intervento clinico.
La strutturazione del percorso di studio prevede, inoltre, attività di carattere metodologico e tecnico (ulteriori attività formative - art. 10, comma 5, lettera d - 4 CFU minimo) finalizzate a favorire le conoscenze teoriche avanzate, le competenze metodologiche e le abilità relazionali e tecniche necessarie allo psicologo per realizzare la valutazione psicodiagnostica, per elaborare e validare scientificamente interventi in diversi ambiti di attività professionale. Sono, quindi, programmate attività finalizzate all'approfondimento delle conoscenze linguistiche e delle abilità informatiche e telematiche, un periodo di tirocinio formativo e di orientamento e altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro organizzate in esperienze pratiche guidate, laboratori di deontologia professionale.
A completamento del corso di studi, lo studente effettuerà uno periodo di stage e tirocinio presso enti pubblici o privati per un minimo di 4 CFU. Durante questo periodo, lo studente avrà modo di applicare quanto appreso nel corso di studi, con la supervisione di uno psicologo abilitato, che svolgerà funzioni di tutor. Agli studenti è consentito svolgere attività esterne e soggiorni di studio presso altre università italiane e europee nel quadro di specifiche convenzioni e/o accordi internazionali.
A completamento del percorso di studi, la prova finale prevede la realizzazione di una ricerca bibliografica e sul campo con la supervisione di uno o più docenti del corso, strutturata in modo che lo studente abbia la possibilità di approfondire le conoscenze teoriche nei diversi ambiti delle scienze psicologiche, di consolidare le abilità metodologiche e l'uso delle procedure informatiche per l'elaborazione di dati di ricerca.
Caratterizzante la laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Salute nel Ciclo di vita è la presenza di una didattica interattiva che si esplica all'interno delle singole discipline e, in particolare, durante le attività laboratoriali, in cui gli studenti lavorano in piccoli gruppi. Ciò consente agli studenti di acquisire competenze critiche e di riflessione in merito alle abilità professionali, di imparare a lavorare in equipe, con attenzione all'assunzione di responsabilità e alla gestione di situazioni complesse.
Durante tutto il percorso agli studenti sarà garantita la possibilità di consolidare l'apprendimento del lessico disciplinare attraverso l'analisi e la lettura critica di testi e articoli scientifici pubblicati in lingua inglese su riviste internazionali. Inoltre, al fine di ulteriormente perfezionare la padronanza della lingua straniera, alcuni insegnamenti caratterizzanti possono essere erogati (in tutto o in parte) in lingua inglese.

- Variazioni dei percorsi di studio in funzione degli orientamenti che lo studente ha a disposizione
Allo scopo di rispondere ai bisogni psicologici di orientamento e ri-orientamento in itinere, esplorare le criticità riscontrabili nell'iter di studi universitari a partire dalla scelta del percorso di studi o alla sopravvenuta condizione di studente-lavoratore, il corso di laurea offre colloqui di consulenza, ad accesso riservato e gratuito. Attraverso una riflessione accompagnata è possibile favorire la costruzione di percorsi formativi personalizzati in termini di sostituzione di discipline e/o cambio di piano di studi, oppure di prolungamento dei tempi per lo svolgimento degli esami previsti per ciascun anno del corso.

Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione

Il titolo finale del corso viene conferito agli studenti che dimostrino conoscenze e capacità di comprensione che estendono e rafforzano quelle della laurea triennale, lo mettano in grado di elaborare e/o applicare idee originali e critiche in contesti sia di ricerca, sia di intervento e di affrontare autonomamente il proprio futuro aggiornamento culturale e professionale attraverso un approfondimento scientifico e bibliografico nazionale e internazionale.
Nello specifico il laureato deve:
- conoscere le principali teorie esplicative nell'ambito della psicologia dello sviluppo e dell'educazione, della salute, della psicologia sociale e della psicologia clinica;
- padroneggiare i principali strumenti teorici e metodologici utilizzati per la ricerca psicologica di base e applicata;
- conoscere le metodologie di progettazione e di valutazione degli interventi clinici, preventivi e di promozione della salute in ambito individuale, di gruppo e sociale;
- conoscere metodologie di supporto ai processi di apprendimento e di socializzazione durante l'intero ciclo di vita, in situazioni normali e patologiche;
- conoscere metodi e strumenti di valutazione diagnostica.

La capacità di comprensione è stimolata e rinforzata sia nei corsi, sia nei laboratori, attraverso lo studio di testi e articoli scientifici di contenuto avanzato in lingua italiana e in lingua inglese e attraverso l'utilizzo del gruppo come strumento di lavoro. In particolare, nelle attività laboratoriali, gli studenti esercitano la loro capacità di comprensione e di riflessione sulla pratica professionale e imparano ad utilizzare in maniera efficace i principali motori di ricerca psicologica informatizzati.

Tali capacità sono poi ulteriormente affinate e personalizzate nel percorso progettuale di tesi di laurea che, per sua natura, si pone come momento sintetico delle conoscenze e della comprensione delle teorie e delle pratiche specialistiche.
La conoscenza e la capacità di comprensione saranno verificate in itinere tramite esami di profitto, scritti e orali, nonché tramite la valutazione delle attività svolte durante la partecipazione alle esercitazioni, ai laboratori e durante il periodo di tirocinio; infine, il raggiungimento di tale obiettivo formativo sarà valutato nel corso della prova finale.

II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Al termine del percorso formativo, il laureato magistrale in Psicologia Clinica e della Salute nel Ciclo di vita:
- definisce gli obiettivi dell'azione professionale dello psicologo (analisi della domanda e realizzabilità degli obiettivi);
- effettua assessment (individuale, della famiglia, di gruppo, della situazione);
- sviluppa servizi o prodotti psicologici (definisce, progetta e valuta servizi, prodotti e strumenti di misura);
- realizza interventi psicologici (redige e pianifica l'intervento, realizza interventi orientati alla persona, alla famiglia, al gruppo, alla situazione);
- adatta modelli riabilitativi standard alle situazioni specifiche, sia in ordine alle differenze individuali in cui una data disfunzione può presentarsi, sia in ordine alle variazioni socio-culturali che determinano la compromissione delle funzioni cognitive, comportamentali, emotive e sociali;
-interagisce con gruppi di ricerca interdisciplinari in cui lavorino psicologi, medici ed esperti di diversi ambiti professionali;
- effettua valutazioni degli interventi (piani di valutazione, misure di valutazione, analisi valutativa, qualità ed efficacia degli interventi in base ai criteri evidence-based);
- realizza specifiche modalità di informazione/comunicazione (fornisce feedback, redige relazioni psicologiche).

Gli strumenti didattici utilizzati per sviluppare e favorire la capacità di applicare conoscenza e comprensione sono le attività in aula: role-playing, discussione di casi, lettura critica della più aggiornata letteratura scientifica nazionale ed internazionale, addestramento all'utilizzo di strumenti psicometrici attraverso pratiche di laboratorio o informatiche, stesura guidata di protocolli di ricerca, discussione di progetti individuali di ricerca e analisi dei risultati.

Le verifiche sono svolte tramite colloqui orali e/o elaborati scritti, attraverso i quali gli studenti dimostrano il grado di padronanza di strumenti, metodologie e autonomia critica.

III - Autonomia di giudizio

I laureati dovranno sviluppare una capacità di giudizio autonomo e critico nella valutazione di situazioni individuali, familiari, di comunità e organizzative. Essi dovranno anche essere in grado di gestire la complessità derivante dall'analisi di tali situazioni e prendere decisioni circa la scelta di interventi rivolti a singoli soggetti, a gruppi o comunità.
Dovranno altresì formulare giudizi critici nella lettura e interpretazione della letteratura scientifica di riferimento.
Le modalità didattiche incoraggiano e stimolano il pensiero critico e l'indipendenza nel giudizio.
L'impostazione dei corsi, basati su una didattica interattiva, favorisce lo sviluppo di capacità critiche e di un atteggiamento flessibile, volto a consentire l'identificazione degli approcci, degli strumenti e delle metodologie più adatti alla comprensione e gestione dei problemi connessi alle attività di ricerca, progettazione, intervento e valutazione. I corsi di natura metodologica forniscono le basi per la valutazione autonoma dei dati, sia di natura qualitativa, sia quantitativa.
Il raggiungimento di questo obiettivo formativo sarà verificato tramite esami di profitto, nonché tramite la partecipazione alle attività svolte nei laboratori e la loro valutazione; infine il raggiungimento di tale obiettivo formativo sarà valutato anche tramite la tesi di laurea che, in quanto prodotto finale del percorso di studi, potrà comprovare l'acquisizione di capacità di integrazione delle conoscenze ed elaborazione autonoma.

IV - Abilità comunicative

I laureati dovranno:
- essere in grado di comunicare efficacemente con gli interlocutori all'interno di diverse tipologie di organizzazioni;
- favorire modalità di comunicazione efficaci tra i soggetti che rivestono ruoli diversi all'interno di un medesimo contesto educativo, sanitario e di comunità;
- saper comunicare efficacemente con colleghi di altre discipline, offrendo in maniera precisa il proprio apporto specifico;
- aver acquisito la competenza di comunicare i risultati della propria attività di ricerca, sia nei contesti scientifici, sia nei contesti operativi.
Tali abilità riguardano sia la forma orale sia la forma scritta; pertanto i laureati dovranno essere in grado anche di redigere documenti volti alla divulgazione scientifica e di condividere report di ricerca e/o d'intervento con diversi interlocutori.
I lavori di gruppo, i laboratori, l'incontro con professionisti e specialisti del settore e delle discipline affini consentono agli studenti di sviluppare e rafforzare la capacità di comunicare informazioni, idee, opinioni, diagnosi, ipotesi di intervento a interlocutori specialisti e non specialisti. Pertanto il raggiungimento di questo obiettivo formativo viene verificato non solo tramite esami di profitto, che prevedono prove sia orali, sia scritte, ma anche tramite la partecipazione alle attività svolte nei laboratori, valutando, anche tramite elaborati scritti, le abilità comunicative e la capacità di sintesi; infine, il raggiungimento di tale obiettivo formativo viene valutato anche tramite la forma e i contenuti dell'elaborato finale.

Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.

ITALIANO

V - Capacità di apprendimento

Le capacità di apprendimento dei laureati richiedono una particolare flessibilità. Lo studio dei processi psicologici è un ambito in rapida espansione e particolarmente effervescente. Occorre quindi che i laureati del corso di laurea magistrale in Psicologia Clinica e della salute nel ciclo di vita siano in grado di aggiornare costantemente le loro competenze facendo leva sui metodi di apprendimento acquisiti durante lo studio universitario.
Si richiede che i laureati abbiano l'interesse e la disponibilità a mettere in discussione ciò che essi hanno imparato negli anni universitari per affrontare le sfide che la ricerca psicologica futura e i diversi ambiti applicativi richiederanno.
A tal fine, devono aver acquisito una metodologia di lavoro tale che risulti loro naturale affrontare i problemi professionali a cui andranno incontro ricorrendo a strategie di ricerca continua e aggiornata.
Invece che applicare semplicemente ciò che si è imparato nel corso di laurea, i laureati dovranno affrontare i problemi consultando la ricerca scientifica specialistica più aggiornata e applicando in modo originale le risorse più avanzate disponibili.
I laureati dovranno inoltre essere in grado di apprendere dall'esperienza e dalla collaborazione con colleghi e professionisti anche di altre discipline.
Nel corso di laurea viene favorita l'idea di una formazione permanente, in cui il bagaglio di conoscenze si incrementi costantemente in maniera dinamica, integrando conoscenze e apprendimenti, grazie al confronto costante tra il proprio sapere e i recenti sviluppi nazionali ed internazionali. Sia la didattica disciplinare, sia le attività svolte nei laboratori orientano gli studenti alla necessità di una formazione e di un aggiornamento continui, e li guidano a realizzarli in maniera responsabile e seguendo i principi della deontologia professionale.
La capacità di apprendimento viene verificata tramite esami di profitto nonché tramite la partecipazione alle attività svolte nei laboratori e la loro valutazione; infine il raggiungimento di tale obiettivo formativo sarà valutato anche tramite la tesi di laurea che, in quanto prodotto finale del percorso di studi, potrà comprovare l'acquisizione di tali abilità.

Competenze associate alla funzione.

Dottore in Psicologia clinica e della salute nel ciclo di vita
Il laureato magistrale in Psicologia Clinica e della Salute nel ciclo di vita deve possedere competenze emozionali e socio-relazionali; capacità di problem solving e decision making; capacità di operare in equipe; capacità di operare in ambito clinico e sanitario; capacità di organizzazione, gestione e coordinamento di gruppi in contesti normativi e disfunzionali; capacità di somministrazione di strumenti di assessment per l’identificazione dei fattori di rischio e di protezione; capacità di progettare, analizzare e interpretare in autonomia dati clinici e di ricerca; capacità di applicazione delle principali tecniche di analisi e modificazione del comportamento. Tali competenze saranno sviluppate in coerenza con i parametri professionali (di ordine deontologico, metodologico, concettuale).
Il corso LM-51 prepara professionisti in grado di operare nei principali settori applicativi della psicologia, quali:
- la psicologia dello sviluppo e dell'educazione;
- la psicologia della salute, della riabilitazione dell'handicap e delle disabilità, sia evolutive che acquisite in età adulta (esiti di traumi, disturbi neurologici e psichiatrici, ecc.)
Nei campi della salute e sanitario, del disagio psicologico, degli aspetti psicologici delle psicopatologie, le competenze sono volte all'analisi e alla soluzione di problemi tramite:
- interventi clinici, preventivi e riabilitativi, atti a promuovere le condizioni di benessere psicologico e i relativi comportamenti, nei differenti contesti di vita quotidiana, sociale e professionale, riguardanti l'intero arco di vita della persona;
- valutazione delle competenze funzionali, delle caratteristiche di personalità, del disagio psicosociale e dello stress attraverso strumenti psicodiagnostici;
- interventi di consulenza, di sostegno individuale, familiare e di gruppo, di riabilitazione psicologica nei campi del disagio psichico;
- progetti di intervento sul disagio psicologico, anche in collaborazione con altre figure professionali di altra formazione disciplinare;
- indagini di follow-up, nonché valutazione degli esiti degli interventi clinici, preventivi e riabilitativi a livello individuale e di gruppo, in termini di qualità ed efficienza.
Il laureato in Psicologia Clinica e della Salute nel ciclo di vita, inoltre, può formulare i piani tecnici di indagine sulla fenomenologia dell'interazione sociale e sugli interventi operativi ai fini dell'inserimento scolastico, sociale e lavorativo delle persone in situazione di handicap e del lavoratore in situazione speciale; organizzare e dirigere unità operative di consultazione psicologica su problemi familiari, nonché su quelli della comunicazione e dello sviluppo sociale. Attraverso esperienze di stage e tirocini gli studenti acquisiscono conoscenze specifiche sugli ambiti applicativi della psicologia clinica e della salute e la deontologia professionale. Tali competenze vengono acquisite nel C.d.L. magistrale LM-51 e sono utilizzabili sin dai primi anni l'impiego nel mondo del lavoro.

Funzione in contesto di lavoro.

Dottore in Psicologia clinica e della salute nel ciclo di vita
Il Decreto del Presidente della Repubblica del 5 giugno 2001, n. 328 (CAPO X Art. 51) e nella Legge del 11 Luglio 2003,
n.170 (art. 3) definiscono le attività professionali che possono essere svolte dallo Psicologo sezione A e i requisiti di
ammissione all'esame di abilitazione per l'esercizio della professione Psicologo sez. A.
I laureati nel corso di laurea magistrale in Psicologia Clinica e della Salute nel ciclo di vita, dopo aver superato l'apposito esame di Stato, potranno iscriversi all'albo A professionale degli Psicologi ed esercitare la professione operando in completa autonomia professionale, adottando approcci, metodi e tecniche propri della psicologia clinica e della psicologia della salute, in diversi contesti (individuale, relazionale, familiare e di gruppo) e in diverse fasi del ciclo di vita. Svolgendo funzioni di elevata responsabilità, potranno effettuare: l'analisi degli aspetti psicologici funzionali e disfunzionali di individui e comunità, l'individuazione degli indicatori di rischio, l'assessment dei bisogni e delle priorità di promozione della salute nell'ambito di sottogruppi di popolazione (bambini, giovani, anziani, ecc.), di famiglie, comunità e organizzazioni; la consulenza per l'analisi dei fattori psicologici e comportamentali di rischio e di protezione per la salute bio-psico-sociale in diversi contesti; la programmazione e realizzazione di interventi preventivi, clinici abilitativi e riabilitativi rivolti a persone, gruppi, organismi sociali e comunità, sia alle dipendenze di Enti pubblici e privati, sia come liberi professionisti. Avranno cioè titolo per operare all'interno di istituzioni socio-educative o sanitarie e per prestare consulenza ai privati e agli enti, pubblici e privati. I laureati in "Psicologia clinica e della salute nel ciclo di vita" potranno svolgere tutte le attività riservate previste dalla normativa sulle professioni regolamentate di ambito psicologico. Ovvero potranno svolgere, oltre alla libera professione, funzioni di elevata responsabilità e attività che implicano l'uso di metodologie innovative o sperimentali quali:
- l'uso di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione, riabilitazione e sostegno in ambito psicologico, rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità;
- le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in ambito psicologico;
- il coordinamento e la supervisione delle attività svolte dai dottori in scienze e tecniche psicologiche (sez. B).